La nuova Biblioteca di Arte Equestre di Queluz, in Portogallo

11_Livro_Biblioteca_de_Arte_Equestre_creditos_PSML_Wilson_Pereira
Foto © PSML – Wilson Pereira

di Giovanni Battista Tomassini

Forse qualcuno potrà pensare che si tratti di un posto solo per studiosi. Roba adatta a vecchi professori fuori moda. Ma la Biblioteca de Arte Equestre Dom Diogo de Bragança, VIIII Marquês de Marialva, da poco inaugurata nel Pálacio Nacional di Queluz, vicino Lisbona, è tutt’altro.

Innanzitutto, è un luogo suggestivo per chiunque ami i cavalli e la cultura equestre. Allestita al primo piano della “Versailles portoghese”, la biblioteca è ospitata in tre grandi sale meravigliosamente luminose, affacciate sui giardini del palazzo. Qui è stata ricollocata ed aperta alla consultazione del pubblico la splendida collezione di libri dedicati all’equitazione appartenuta a Dom Diogo de Bragança (1930-2012), una delle più significative personalità della scena equestre portoghese moderna. Si tratta di oltre 1.400 opere, alcune delle quali davvero rare e pregiate. Sono però innanzitutto le 165 stampe originali di soggetto equestre a emozionare il visitatore. Non c’è bisogno d’essere degli esperti per restare sbalorditi dalla bellezza delle incisioni esposte. Gli occhi degli appassionati riconosceranno facilmente gli originali di molte immagini celeberrime, pubblicate sui libri d’argomento equestre in tutto il mondo. Come le splendide incisioni settecentesche di Johann Elias Ridinger (1698-1767), o il famosissimo ritratto del generale L’Hotte, in sella a Laruns. E poi acqueforti di Goya, Velasquez, persino la bella tavola sul lavoro alle redini lunghe tratta dalla Scuola equestre (1805) di Federico Mazzucchelli. Insomma, una vera gioia per gli occhi e per lo spirito.

La biblioteca si affaccia sui giardini del Palazzo di Queluz
La biblioteca si affaccia sui giardini del Palazzo di Queluz
Foto © Carlos Pombo

Discendente da una delle famiglie di più alto e antico lignaggio del Portogallo, uomo di raffinatissima cultura, grande appassionato di equitazione e grande cavaliere, Diogo de Bragança fu amico di Nuno Oliveira, che lo considerava uno dei suoi migliori allievi. I libri non si limitò a collezionarli, ma fu lui stesso autore di alcune opere dedicate all’equitazione, tra le quali spicca soprattutto L’équitation de tradition française (1976, ora disponibile anche in inglese con il titolo Dressage in the French Tradition, Xenophon Press, 2012), nella quale analizzò la stretta relazione tra la tradizione equestre portoghese e quella francese. Nel corso della sua vita raccolse, con curiosità e competenza, libri e manoscritti di argomento equestre che vanno dal secolo XVI sino ai giorni nostri. Dopo la sua morte, questo patrimonio rischiava d’essere smembrato e venduto. Con grande lungimiranza la società Parques de Sintra – Monte da Lua, SA, che gestisce i monumenti di Sintra e la Scuola Portoghese d’Arte Equestre, ha deciso di acquistare la collezione dagli eredi. Una scelta sentita dal presidente della società, António Ressano Garcia Lamas, quasi come “un dovere nazionale” e che ha richiesto un cospicuo investimento (468.750 euro in totale), reso possibile anche dall’appoggio della Fundacão Calouse Gulbekian e del Banco Português de Investimento.

Tra gli esemplari più pregiati, spicca una magnifica copia del volume
Tra gli esemplari più pregiati, spicca una magnifica copia del volume “Equile Ioannis austriaci”
di Giovanni Stradano (1578)

Nel catalogo spiccano alcune edizioni antiche perfettamente conservate. Come ad esempio quella del volume Equile Ioannis austriaci (Antwerp,1578), nel quale sono raccolti i ritratti che, nella seconda metà del Cinquecento, il pittore Giovanni Stradano fece ai cavalli di diverse razze presenti nelle scuderie del governatore delle Fiandre don Giovanni d’Austria (1547-78), figlio naturale dell’imperatore Carlo V. Si tratta di un’opera interessantissima, perché grazie all’immediatezza delle immagini ci mostra i diversi tipi di cavalli in uso durante il Rinascimento.

Alcune opere di grande formato sono esposte in apposite teche
Alcune opere di grande formato sono esposte in apposite teche
Foto © PSML – Wilson Pereira

Alcune opere di grande formato appartenenti alla collezione sono state opportunamente esposte nelle sale, in apposite teche. Due in particolare lasciano il visitatore letteralmente senza fiato, per la bellezza delle illustrazioni e delle rilegature. Una è il celebre volume che riproduce, con incisioni magnifiche, i costumi, le bardature dei cavalli e le coreografie del grandioso carosello tenutosi nel 1662, a Parigi, sotto il regno di Luigi XIV, per festeggiare la nascita del Gran Delfino (Courses de testes et de bague faittes par le roy et par les princes et seigneurs de sa cour en l’année 1662, Parigi, 1670). L’altra è la monumentale edizione del Cours dhippiatrique di Philippe Etienne Lafosse (Parigi, 1772), illustrata con sessantasette incisioni, la maggior parte delle quali colorate a mano. Un autentico capolavoro editoriale. E poi, non poteva mancare il libro più importante della trattatistica portoghese: Luz da liberal e nobre arte da cavallaria, di Manuel Carlos de Andrade (Lisbona, 1790), ornato da splendide tavole. È il testo al quale si ispira la Scuola Portoghese di Arte Equestre, che ha sede proprio nei giardini del Palazzo di Queluz. In questo trattato si porta ripetutamente ad esempio il IV marchese di Marialva, considerato il più grande cavaliere della sua epoca. Tanto che, in Portogallo, l’alta scuola d’equitazione viene tuttora chiamata “l’arte di Marialva”. Era un avo di Dom Diogo de Bragança che, come ricorda l’intestazione della biblioteca, è stato l’VIII marchese di Marialva.

Moltissime le stampe di argomento equestre esposte nelle sale, tra le quali le bellissimi incisioni Johann Elias Ridinger (1698-1767)
Moltissime le stampe di argomento equestre esposte nelle sale,
tra le quali le bellissimi incisioni di Johann Elias Ridinger (1698-1767)
Foto © PSML – Wilson Pereira

La tentazione di proseguire l’elenco dei tanti libri bellissimi custoditi in questa biblioteca sarebbe forte, ma non voglio annoiare i lettori. Chi fosse interessato potrà presto consultare il catalogo on line (ve ne daremo notizia appena sarà disponibile) e scoprirà così una vera miniera di informazioni bibliografiche e una notevole opportunità di ricerca. Proprio questo, infatti, mi sembra l’aspetto più importante della decisione di preservare questo importantissimo patrimonio culturale per le future generazioni. È ora che non solo gli appassionati di equitazione, ma anche e soprattutto gli storici professionisti studino la cultura equestre in maniera sistematica e con metodologie scientificamente attendibili. Si tratta, infatti, di un capitolo fondamentale della storia della nostra civiltà, che non può essere circoscritto all’ambito, pur importantissimo, della cultura materiale, ma che ha influenzato profondamente l’immaginario e l’orientamento ideologico sia della cultura europea, sia di quella musulmana e asiatica. Una biblioteca specializzata con un fondo di questa ricchezza è per i ricercatori di tutto il mondo un’opportunità da non mancare.

Il marchese di Marialva, antenato di Dom Diogo de Bragança, in una stampa del trattato di Manoel Carlos de Andrade (1790)
Il marchese di Marialva, antenato di Dom Diogo de Bragança, in una stampa del trattato
di Manoel Carlos de Andrade, “Luz da liberal e nobre arte da cavallaria” (1790)
Foto © PSML – Wilson Pereira

La Biblioteca si affianca alla Scuola Portoghese d’Arte Equestre, l’accademia che da oltre trent’anni ha raccolto il testimone della tradizione equestre lusitana, diventandone la più riconoscibile e autorevole rappresentante nel mondo. Tra queste due istituzioni si crea così una sinergia vitale, destinata a suscitare l’ammirazione di tutti coloro che amano la nobile arte di montare a cavallo.

Insomma, una ragione in più per visitare lo splendido palazzo di Queluz e scoprire così che una biblioteca non è affatto il polveroso mausoleo di un’erudizione mummificata, ma un luogo vivo e avventuroso.

La Biblioteca è strettamente collegata alla Scuola Portoghese d'Arte Equestre
La Biblioteca è strettamente collegata alla Scuola Portoghese d’Arte Equestre
(nella foto Rui Almeida e Que-Jeito)
Foto © PSML – Pedro Yglesias

____________________________________
Biblioteca de Arte Equestre Dom Diogo de Bragança, VIIII Marquês de Marialva
Palácio Nacional de Queluz
Orario d’apertura:
Lunedì– Venerdì, 9.30 – 13 e 14 – 17.30
Ingresso:
Ricercatori e studenti universitari: libero (prenotazione obbligatoria inviando un’email a: sandra.oliveira@parquesdesintra.pt)
Pubblico generico: si può accedere alla biblioteca acquistando il biglietto di ingresso al Palazzo Nazionale di Queluz.

2 Comments

Join the discussion and tell us your opinion.

Maria Cristina Magrireply
27/06/2017 at 10:09

Questo posto somiglia molto al Paradiso.

GBreply
27/06/2017 at 19:31
– In reply to: Maria Cristina Magri

Hai ragione Maria Cristina! È un posto davvero speciale. Merita d’essere visitato dagli appassionati di storia equestre.

Leave a reply

Questo sito utilizza i cookies per rendere la tua esperienza il più possibile piacevole. Chiudendo questo banner accetti l’uso dei cookies.
Per saperne di più sui cookies »
OK